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Grande è un aggettivo che in questo contesto ha una valenza tragica: grande follia grande violenza, ma, al contempo, grande emozione. Questo è il primo messaggio trasmesso dalla mostra che si tiene dal 6 dicembre 2014 al 1° marzo 2015 a Villa Argentina, Viareggio; l'impatto immediato, quello che resta dentro e permette di percorrere, sala dopo sala, tutto l'orrore della guerra, con un crescendo esponenziale che attraversa le opere di Lorenzo Viani e arriva agli scatti fotografici del medico e compagno di fronte Guido Zeppini, in un dialogo silente ma unisono tra le evocazioni dei quadri e la realtà della guerra registrata dai documenti fotografici. La morte è la protagonista assoluta di questa mostra, ma non nella sua simbolica raffigurazione dello scheletro che sorregge trionfalmente la falce. La morte protagonista è quella che si legge sulla facce dei soldati, tra i cippi dei cimiteri, nei mucchi di cadaveri ammassati, gli uni sugli altri, e nello straziante dolore di una madre che piange stringendo a sé il proprio figlio morto.